Lecce, 12-15 giugno 2017, XII Congresso Nazionale della Italian Proteomics Association, la presentazione dei risultati di un Progetto finanziato dall'Associazione DiSciMuS RFC per lo studio delle Malattie Metaboliche.
La prestigiosa rivista della American Chemical Society, ACS Chemical Biology, ha accettato per la pubblicazione un articolo scientifico ottenuto grazie al finanziamento "Biologia dei Tumori Ipossici", erogato al CEINGE nel 2015.
Agosto 2016
Il finanziamento "Biologia dei Tumori Ipossici", erogato dall'Associazione DiSciMuS RFC nel 2015, consente la pubblicazione di un nuovo lavoro scientifico sul gene PCLI1 e sulle sue funzioni nella proliferazione e nel ciclo cellulare.
Un contributo DiSciMuS in collaborazione con Open Oncologia Pediatrica del 2014, elargito al dott. Piero Pignataro per l'acquisto di reagenti, ha dato i suoi frutti nella lotta al Neuroblastoma. Bravo Piero e colleghi!
Pubblicato sul n. 24 di Scienze e Ricerche del 1° marzo 2016 un articolo divulgativo sull'utilizzo dei Modelli Animali nella sperimentazione biomedica. In particolare, l'articolo (pag. 21) si concentra sul modello di Caenorhabditis elegans, e sulle importanti scoperte che ha permesso negli ambiti della Biologia e della Medicina. Vi invitiamo a leggerlo, i giovani autori hanno fatto un eccellente sforzo divulgativo.
Fresco di Stampa
I nostri Soci Enrica Granieri, Francesco Manfredi e Michele Saviano dicono la loro sulla consulenza genetica, in un articolo appena pubblicato su Scienze e Ricerche (n. 23 del 15 febbraio).
L'articolo è disponibile online al link: http://www.scienze-ricerche.it/?page_id=1833
I Soci possono richiederci il PDF dell'intero numero (e di tutta la collezione di Scienze e Ricerche): info@discimus.it
Dicembre 2015
Erogato un nostro finanziamento di 4.200 € per prolungare una Borsa di Studio di una giovane ricercatrice, già vincitrice di un nostro bando (vedi la notizia in basso, del 14 novembre 2014). Grazie a DiSciMuS RFC, Margherita Santoriello potrà continuare, e finalizzare, i suoi studi sulla Fisiopatologia Cellulare nei laboratori dell'Università Federico II di Napoli.
In bocca al lupo, Margherita!
Luglio 2015
Durante lo scorso mese di marzo, il dott. Francesco Chiuso, dottorando in Medicina Molecolare del I anno, ha vinto la selezione per un contributo di 500 €, offerto dall'Associazione Culturale DiSciMuS RFC, per la partecipazione ad un congresso scientifico in ambito biomedico.
Francesco ha poi scelto il Congresso della Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare (SIBBM), svoltosi a Torino dal 1° al 3 luglio, per sfruttare il contributo offerto da DiSciMuS RFC. Il dott. Chiuso ha presentato un lavoro scientifico, sotto forma di Poster, dal titolo "Ubiquitin-dependent control of Ras signaling by cAMP", alla base del progetto di ricerca che sta sviluppando come dottorando. Ci auguriamo, anzi, siamo sicuri, avendo apprezzato il suo entusiasmo al ritorno dal Congresso, che questa esperienza torni utile a Francesco per il prosieguo delle sue attività scientifiche.
Il lavoro scientifico presentato dal dott. Emanuele Sasso al Congresso della ItPA con il contributo della nostra Associazione (la nostra Rubrica Scientifica riporta il contributo scientifico divulgativo su questo argomento) è stato pubblicato sulla rivista BioMed Research International. Il lavoro "Binding of Carbonic Anhydrase IX to 45S rDNA Genes Is Prevented by Exportin-1 in Hypoxic Cells" (clicca sul link per visualizzarlo), svolto presso i laboratori del Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche (Università Federico II) ed il CEINGE Biotecnologie Avanzate di Napoli, riporta una nuova, importante funzione, nel nucleo cellulare, dell'anidrasi carbonica IX (CA IX) in cellule ipossiche. E' stato infatti identificato un meccanismo in cui due proteine, e cioè la stessa CA IX ed un suo interattore XPO1, agiscono insieme nella salvaguardia energetica della cellula in presenza di ridotto apporto di ossigeno. Considerando che le cellule tumorali si adattano facilmente, e si sviluppano normalmente, in ambienti poveri di ossigeno, i risultati conseguiti potranno essere sfruttati per comprendere i meccanismi biologici alterati nei tumori umani.
Per il dott. Sasso e per altri giovani studenti coinvolti nella ricerca si tratta del primo lavoro scientifico pubblicato. Ad maiora!
7 novembre 2014
La dott.ssa Margherita Santoriello, biotecnologa, dottore di ricerca ed attualmente specializzanda dell'Ateneo Federico II, è risultata vincitrice della selezione per una Borsa di Studio sulla Fisiopatologia Cellulare. Il suo Progetto di Ricerca "
Effetti dell'inibizione del signalling di Rac1 sul fenotipo polarizzato in epitelio", è stato selezionato da apposita Commissione di Esperti. A breve la dott.ssa Santoriello inizierà la sua attività sotto la guida della Prof.ssa Paladino, presso il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche della Federico II.
Di seguito, un riassunto divulgativo del Progetto vincitore della selezione.
La polarità è una proprietà di un gran numero di differenti tipi cellulari ed è caratterizata dal fatto che proteine di membrana, organelli cellulari e componenti del citoscheletro sono organizzati in modo asimmetrico nella cellula . Questa caratteristica condiziona in modo determinante la funzione delle cellule. Un tipo cellulare che si presta a comprendere questa proprietà è la cellula nervosa, in cui è facile riconoscere morfologicamente comparti cellulari differenti: il corpo cellulare (con i dendriti), e l’assone, che svolgono funzioni differenziate. La polarità cellulare è coinvolta in processi quali la divisione cellulare, la trasmissione degli impulsi nervosi, il trasporto di molecole attraverso gli epiteli, la migrazione cellulare etc... Al contrario perdita di polarità e disorganizzazione tissutale sono eventi caratterizzanti di molti tumori. Le cellule epiteliali, come quelle che delimitano il lume delle ghiandole, sono un esempio di tipo cellulare polarizzato. A livello della membrana plasmatica sono individuabili due distinti domini, quello apicale e quello baso‐laterale, differenti per composizione di lipidi e proteine e, soprattutto, per funzioni svolte. Un prerequisito fondamentale affinchè cellule epiteliali possano stabilizzare un asse di polarità apice‐base sembra essere la formazionie di giunzioni intercellulari tra cellule adiacenti . Alterazioni della polarità in epiteli esitano talvolta in gravi malattie, come nel caso del rene policistico. In generale non sono ancora del tutto precisati i meccanismi molecolari che consentono di generare lo stato polarizzato delle cellule. Ci sono evidenze che suggeriscono che una proteina appartenente alla famiglia delle GTPasi di basso peso molecolare, denominata Rac 1, possa avere un ruolo determinante. Il progetto che presento descrive un approccio sperimentale teso a verificare se Rac1 è effettivamente un regolatore chiave del processo di polarizzazione in cellule epiteliali.
Grazie ad un contributo fornito dall'Associazione Culturale DiSciMuS, il dott. Emanuele Sasso, neolaureato in Biotecnologie Mediche e nostro Socio, ha presentato un contributo scientifico originale al Congresso della Società Italiana di Proteomica, ItPA, svoltosi di recente a Napoli. Numerosi Ricercatori, italiani e stranieri, hanno visitato il poster preparato da Emanuele per questa occasione di scambio scientifico.
Emanuele ha poi preparato per il nostro sito un articolo divulgativo, che vi proponiamo nella nostra Rubrica Scientifica.
Il dott. Piero Pignataro, Specializzando in Genetica Medica dell'Università di Napoli Federico II, si è aggiudicato il contributo di ricerca per un Ricercatore in Formazione, partecipando al Bando emesso dall'Associazione Culturale DiSciMuS e dall'Associazione OPEN ONLUS. Il Progetto di Ricerca approvato ha come titolo "Associazione di varianti genetiche con il Neuroblastoma in geni del cromosoma 21 overespressi nella Sindrome di Down". A seguire, un breve riassunto divulgativo del Progetto:
Il neuroblastoma (NB) è un tumore pediatrico che origina dal sistema nervoso simpatico. Fra i vari tumori solidi dell’infanzia è, dopo quelli che interessano il SNC, il più diffuso (8%) con un’incidenza di circa 10 casi per milione per anno. Il quadro clinico del tumore è molto variabile, dipende dallo stadio di progressione tumorale e dalla sede del tumore stesso, che si può sviluppare in qualsiasi parte del sistema nervoso simpatico (80% dei casi si sviluppa nell’addome). Recentemente, alcuni lavori scientifici hanno evidenziato una relazione tra la Sindrome di Down e i tumori solidi, in particolare il NB. La Sindrome di Down è la causa cromosomica di ritardo mentale più diffusa; infatti nel soggetto si riscontra la presenza di 3 cromosomi 21 anziché 2, con conseguente aumento delle copie dei geni situati sul medesimo cromosoma. Alcuni ricercatori hanno rilevato che i pazienti con Sindrome di Down sono caratterizzati da un incremento della frequenza dello sviluppo di leucemie ma da una diminuzione della frequenza totale dei tumori solidi, tra cui il NB. Quindi la Sindrome di Down sembra non indirizzare i pazienti verso lo sviluppo del NB. A tal proposito, studi preliminari ci dimostrano che 3 SNPs del cromosoma 21, localizzati in geni associati alla Sindrome di Down, hanno un ruolo protettivo nel NB. Tali geni risultano essere maggiormente espressi nei pazienti di NB a basso rischio rispetto a quelli ad alto
rischio. Dunque, partendo da questi dati preliminari, ci proponiamo di validare l’associazione di questi SNPs all’interno del dataset italiano di pazienti di NB, in modo da chiarire il ruolo di tali varianti geniche nei pazienti.
Per scaricare l'articolo, clicca sull'immagine
Il Bando, pubblicato il 22 febbraio 2014, è scaduto il 31 marzo 2014.
Sono attualmente in corso i lavori della Commissione per la valutazione dei Progetti di Ricerca pervenuti.
A breve l'esito della selezione su questa pagina.
18 Ottobre 2013
Veronica Bignone, una giovane studentessa del Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche, ha vinto il contributo di 1.250 € assegnato dall'Associazione Culturale DiSciMuS al Dipartimento
di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche della Federico II (vai al sito del Dipartimento). Con questo contributo
Veronica potrà finalizzare la sua attività di tesi sperimentale nel laboratorio di Patologia Generale della Prof.ssa Condorelli. Un piccolo contributo, ma di grande significato, per noi che
investiamo in cultura scientifica e sui nostri giovani.
Più di una volta, nelle nostre presentazioni presso i Licei, abbiamo sottolineato l'importanza dei micro-RNA nel cancro ed in altre patologie umane. La caratterizzazione dei microRNA, piccole
molecole di RNA scoperte non più di 15 anni fa, per il loro ruolo di "attori" e di "bersagli molecolari" nei meccanismi del cancro, può consentire, e sta generando, i più importanti sviluppi nel
campo della diagnosi, prognosi e terapia di tumori umani. Ci auguriamo che con il nostro piccolo contributo Veronica possa innanzitutto completare la sua attività di tesi sperimentale, ma anche
generare un po' di nuova conoscenza nel settore della biologia del cancro e nelle sue applicazioni.
Puoi consultare l'articolo di approfondimento sui miRNA nel cancro, scritto da Veronica Bignone, all'interno della nostra Rubrica Scientifica.
In bocca al lupo dai 62 Soci di DiSciMuS!
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